ANSA- L’AQUILA – 6 APR 2016
Cittadini dicono la loro e contribuiscono a definire le politiche pubbliche: a Luglio sarà possibile farlo all’Aquila grazie a un «cantiere della partecipazione», perché «la rinascita è anche sociale». L’idea è di Italia Sveglia!, patto stretto da tre organizzazioni civiche – ActionAid Italia, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia – accomunate dalla volontà di contribuire al cambiamento del Paese. Ed è il Comune dell’Aquila a promuovere il Festival della Partecipazione dal 7 al 10 Luglio prossimi.
«La rinascita materiale della città non basta se non si ricuce con cura e passione il suo tessuto sociale. Mentre a sette anni dal terremoto L’Aquila diventa il più grande cantiere d’Europa, è indispensabile che la comunità si riappropri dello spazio urbano e politico giocando un ruolo da protagonista e ridisegnando in prima persona il proprio futuro».
Un Comitato promotore, sotto l’egida del Comune, patrocina il Festival che si snoderà lungo percorsi tematici e offrirà servizi, strutture e risorse per il suo svolgimento. Il percorso principale è denominato «Partecipazione» e attraversa in modo trasversale tutti gli appuntamenti in programma. Il secondo percorso, dedicato al «Cibo», prevede laboratori esperienziali, dibattiti, incontri e intrattenimento. Si potranno approfondire temi quali «Città, territorio e ambiente» e conoscere nuove proposte in materia di «Arte sociale, cultura, scuola ed educazione» anche attraverso esperienze di teatro partecipato. Si parlerà di welfare, sport e in particolare di rugby.
Nei giorni del Festival arriverà la lunga marcia per L’Aquila, il cammino dei cittadini che dopo il terremoto del 2009 ogni anno raggiunge il capoluogo.
«Italia Sveglia» è nata nel maggio 2015 con l’obiettivo di moltiplicare l’offerta di occasioni di impegno e attività per i cittadini, attraverso una collaborazione stretta tra le organizzazioni e aperta a ulteriori adesioni. La sua prima iniziativa ha riguardato la ristorazione collettiva nelle scuole: la campagna, lanciata nell’anno di Expo 2015, ha richiesto al Governo una rimodulazione delle Linee di Indirizzo per la Ristorazione Scolastica del 2010 con particolare attenzione all’uso di prodotti locali e sani, il rispetto dei lavoratori coinvolti nelle fasi della produzione, l’incentivazione di politiche di riduzione di sprechi. (ANSA).