Una democrazia che funziona per cittadini più felici. E se la felicità – lo diceva Tolstoj – è reale quando è condivisa, la democrazia è tale quando è partecipata.
È il tema del Festival della partecipazione, che si terrà all’Aquila dal 6 al 9 luglio, promosso da ActionAid, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia, e avrà al centro proprio l’impegno attivo dei cittadini come condizione fondamentale per una democrazia sana.
Persone comuni, abruzzesi e non, avranno l’occasione di riflettere insieme sullo stato di salute della vita pubblica in Italia e in Europa, per sperimentare nuove forme di partecipazione e provare, davvero, a rendere i cittadini veri agenti del cambiamento del mondo in cui viviamo.
Tutto questo da un osservatorio privilegiato: quello dell’Aquila, città simbolo di un Paese da ricostruire, con le opere pubbliche ma soprattutto con l’impegno delle persone. Proprio in questa direzione va la collaborazione con il Comune e con le altre istituzioni locali.
Il cartellone di eventi prevede testimonianze provenienti da tutto il mondo, laboratori, attività culturali, un pranzo comune con gli operai impegnati nella ricostruzione dell’Aquila, un premio per le eccellenze civiche, stand e spazi espositivi.
Le sfide sono molte, così come le criticità̀ da superare, in una società che sempre più vorrebbe ridurre i cittadini a semplici sentinelle della moralità dei politici, o peggio, a spettatori passivi delle loro azioni. L’idea da combattere, per chi “partecipa” al festival dell’Aquila, è che la migliore democrazia sia quella senza i cittadini. L’anima attiva dell’Italia, invece, ha un unico scopo: che tutti, un giorno, possano sentirsi cittadini di serie A. Che non esistano più cittadini di serie B. Perché quando la democrazia è condivisa diminuisce la disuguaglianza. E aumenta la felicità.