Edizione 2022
Il festival
Il Festival della Partecipazione (dal 24 al 26 giugno 2022), giunto alla sua 7° edizione, la 3° nella città di Bologna, è promosso da ActionAid Italia, Cittadinanzattiva, Legambiente in collaborazione con Caritas, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna. Il Festival si svolgerà nell’edificio della Biblioteca Sala Borsa e negli spazi della Fondazione per l’innovazione urbana, in Piazza del Nettuno, dirimpetto a Palazzo Re Enzo.
In un momento in cui si restringono in maniera apparentemente inevitabile gli spazi di partecipazione e rivendicazione di persone e comunità, il Festival della Partecipazione intende quindi rimetterli al centro del dibattito, alimentando la riflessione sulle sfide che il loro perseguimento affronta, valorizzando le esperienze e pratiche che da essi si nutrono e li alimentano, richiamando le istituzioni alle responsabilità di garantire i diritti e gli spazi di confronto ed espressione che permettano di esercitarli.
Il Festival della Partecipazione intende porsi come luogo di ri-attivazione di quei meccanismi sani che favoriscono la partecipazione civica attiva e consapevole ai processi democratici e di riaffermazione del ruolo di cittadini e cittadine nella costruzione del futuro, in una fase determinante e che potrebbe essere l’occasione irripetibile per mettere in condizione il Paese di affrontare le grandi fragilità (sociali, ambientali, sanitarie, culturali) che la pandemia e la guerra hanno messo in evidenza e ulteriormente aggravato.
Il titolo di questa edizione sarà “Re-Agire. Nuove energie per la partecipazione, oltre gli shock della pandemia e della guerra”. Lungi dall’essere solo uno slogan, la scelta del titolo “Re-Agire” vuole evidenziare come, soprattutto in questo drammatico contesto, non sia immaginabile un futuro per le nostre comunità, a livello sia nazionale che internazionale, che non preveda un’azione e una re-azione attiva e consapevole di cittadini e cittadine.
Vogliono Re-agire i movimenti, reti mutualistiche, organizzazioni civiche ed esperienze collettive e comunitarie al fine di creare ed innovare le risposte ai bisogni e desideri di persone e comunità, perché queste esperienze preziose non vadano perse ma possano contaminare e nutrire le politiche ed i servizi di oggi e di domani.
Vogliono Re-agire, e lo stanno già facendo, i giovani e le giovani reclamando il loro protagonismo nella costruzione del proprio futuro, non demandando a nessuno il proprio potere, interpretando una nuova idea di cittadinanza, di rapporto tra le persone e con la natura, di pari opportunità, di sviluppo sostenibile. Giovani protagonisti della transizione ecologica, che si sono mobilitati già da tempo promuovendo strumenti di democrazia come le citizen assembly, il recupero e la riqualificazione di spazi pubblici e le manifestazioni di piazza e che sempre più si interrogano su come dialogare con il potere costituito e come aumentare l’impatto delle loro azioni di piazza nei processi decisionali. Giovani che pretendono che si arrivi ad una rappresentanza politica dei bisogni legati alla giustizia climatica e sociale.
Vogliono Re-agire i cittadini e le cittadine che richiedono con decisione alle istituzioni una reale accountability sociale, che li veda partecipi nella definizione, implementazione e valutazione delle politiche e delle scelte che hanno un impatto sulle loro vite.
Infine, attraverso il Festival si vuole Re-agire affinché tutte le forme di partecipazione previste dalla Costituzione per i cittadini vengano rilanciate, al fine di qualificare gli spazi della democrazia e reclamare l’autonomia dello spazio di attivismo civico.
Re-Agire, partecipare, promuovere la transizione verso modelli più inclusivi, equi e sostenibili, è urgente oltreché conveniente per tutte e tutti.
Il Festival verterà attorno a tre temi centrali – SALUTE GLOBALE, GIUSTIZIA SOCIALE, GIUSTIZIA AMBIENTALE E CLIMATICA – che ispireranno 3 grandi momenti di dibattito e confronto acceso, aperto, ragionevole e informato, per lanciare delle idee/proposte/linee di azione, attorno ai quali si svolgeranno, ispirati sempre agli stessi temi ma con obiettivi e format diversi, laboratori, flash mob, presentazione di libri, sportelli di tutela, iniziative simboliche o pratiche per “mostrare” la partecipazione in azione.
Sono previsti circa 20 eventi tra conferenze, workshop e incontri, che coinvolgeranno molte organizzazioni civiche, istituzioni, amministrazioni e comunità. Quest’anno saranno ripresi alcuni temi aperti nell’edizione 2020 come il welfare di comunità e le azioni per favorire maggiore trasparenza, accountability e partecipazione attorno al PNRR. Il workshop sul welfare di comunità, organizzato in collaborazione con la Fondazione per l’innovazione urbana e il Comune di Bologna, chiamerà a raccolta le comunità e le organizzazioni civiche che hanno sperimentato azioni pratiche innovative nel co-design dei servizi. Dall’altro lato, ci saranno le istituzioni e le amministrazioni che hanno sperimentato maggiormente istituti partecipativi come il bilancio partecipativo e le assemblee dei cittadini con l’obiettivo di promuovere innovazione sociale e democratica. Infine, non mancheranno momenti di riflessione sullo stato di avanzamento del PNRR in Italia e sul coinvolgimento del terzo settore nell’implementazione del Piano; su questo stesso tema si svolgerà la scuola di monitoraggio civico rivolta soprattutto al tessuto sociale bolognese.