Threshold. Fotografie di Colin Dutton.
A cura di Arianna Rinaldo.
Questo lavoro è parte dell’archivio permanente The COVID-19 Visual Project prodotto da Cortona On The Move in partnership con Intesa Sanpaolo. Il progetto completo di Colin Dutton, insieme a molti altri, è visibile sul sito covid19visualproject.org.
Threshold
Fotografie di Colin Dutton
A cura di Arianna Rinaldo
“Senza dubbio, il lockdown avrà un forte impatto sul benessere e lo sviluppo dei bambini di tutto il mondo. Alcuni, purtroppo, avranno sofferto più di altri. Ho realizzato queste fotografie nel nord Italia durante l’apice del lockdown dovuto al coronavirus nella primavera del 2020. Sono bambini di diversa età fotografati sulla soglia della loro casa, una soglia che rappresenta lo spazio fisico e psicologico in cui sono stati confinati per più di due mesi durante uno dei periodi di isolamento più severi in Europa.
La parola ‘soglia’ (threshold) può anche essere definita come un evento che rappresenta un cambiamento e ho voluto documentare questo punto di svolta nella vita di questi bambini. Sono immagini di isolamento ma anche di immobilità, di non-azione: di attesa del ritorno della possibilità.
La serie è stata fotografata in un piccolo paese di provincia, in Italia, e come tale ci sono alcuni bambini che vivono in grandi case in campagna e altri in piccoli appartamenti nel centro del paese. Avere spazio avrà aiutato in qualche modo durante quei due mesi di quarantena, ma gli effetti dell’isolamento sociale saranno stati avvertiti in egual misura da tutti.”
Biografia
Nato a Londra nel 1966, Colin Dutton si laurea in Fotografia Documentaria alla University of Wales, Newport. Si trasferisce poi in Italia dove vive con moglie e due figli. Si dedica alla fotografia commerciale, ma realizza anche progetti personali come questo e tiene workshop sulla pratica fotografica. Negli corso degli anni ha esposto i suoi lavori a Milano, Parigi, Londra e Berlino.
Tra i principali progetti realizzati in passato Colin Dutton ha documentato la situazione del dopoguerra nei Balcani, concentrandosi sulla città di Vukovar e sulla fabbrica di scarpe Borovo: una serie in parte commissionata dalla BBC Television. Ha anche prodotto un corpus di lavori sulle conseguenze della diga del Narmada sulle comunità rurali in India. I progetti recenti tendono ad essere più locali o sperimentali, con immagini trovate e costruzioni digitali, come nella serie “Coordinates” che esplora la produzione globale e le infrastrutture attraverso le immagini satellitari.
A marzo di quest’anno, la maggior parte del mondo ha dovuto premere pausa e diventare testimone di un nuovo nemico che ha invaso le nostre vite. COVID-19, la malattia causata dal nuovo coronavirus, come veniva chiamato all’inizio, si è insinuata nei nostri paesi, città e case senza chiedere il permesso.
In soggezione e impauriti, dapprima ci siamo fermati non sapendo cosa fare e come reagire. Come esseri umani, abbiamo cercato di trovare spiegazioni, abbiamo cercato di definire e classificare ciò che stava accadendo. Nel frattempo il nostro lavoro, la nostra economia e la nostra vita sociale si sono fermate.
In quei mesi di lockdown, la squadra di Cortona On The Move, festival internazionale di visual narrative, appuntamento fisso di professionisti e amatori del settore da dieci anni, ha rapidamente messo in moto un progetto multimediale convinta della necessità di documentare un momento storico unico.
The COVID-19 Visual Project. A Time of Distance è un archivio permanente sulla pandemia da coronavirus, curato da Cortona On The Move, ed è continuamente aggiornato e visitabile su covid19visualproject.org